Inizia il 31 Maggio e termina il 12 Giugno
31 Maggio - I° Giorno
La parola di Dio
- Leggere: Gc 1,21-2S.
Dagli scritti di Sant'Antonio: "Sono i
poveri, i semplici, gli umili, che hanno sete
della parola di Vita e dell'acqua della
Sapienza. Al contrario, I mondani che si
inebriano con il calice d'oro del vizio, i
saputi, i consiglieri dei potenti, credetemelo,
non si lasciano annunciare il Messaggio divino.
È un grande segno di predestinazione l'ascoltare
volentieri la parola di Dio. Come l'esule, il
quale cerca e sente con piacere le notizie
provenienti dalla sua terra, dimostra di amare
la sua patria, così si può dire che abbia già il
cuore rivolto al Cielo il cristiano che ascolta
con interesse chi gli parla della Patria
celeste".
- PREGHIAMO
O Signore, noi Ti invochiamo: per
l'intercessione di Sant'Antonio, dottore
evangelico e messaggero della tua verità, fa'
che ascoltiamo di cuore la tua voce e custodiamo
fedelmente la tua parola. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
- Padre nostro...
Il cuore nello scrigno
Nella predicazione frate Antonio raccomandava
molto il distacco dalle cose di questo mondo e
l'amore alla povertà. Il Signore volle dare
maggiore autorità alle parole del Santo con un
prodigio strepitoso.
Mentre egli predicava a Firenze, morì un uomo
molto ricco che non aveva voluto ascoltare le
esortazioni del Santo. I parenti del defunto
vollero che i funerali fossero splendidi e
invitarono frate Antonio a tenere l'elogio
funebre. Grande fu la loro indignazione quando
udirono il santo frate commentare le parole del
vangelo: «Dove è il tuo tesoro, ivi è Il tuo
cuore», dicendo che il morto era stato un avaro
ed un usuraio. Per rispondere all'ira dei
parenti ed amici il Santo disse: "Andate a
vedere nel suo scrigno e vi troverete il cuore".
Essi andarono e, con grande stupore, lo
trovarono palpitante in mezzo al denaro e ai
gioielli. Chiamarono pure un chirurgo perché
aprisse il petto al cadavere. Questi venne, fece
l'operazione e lo trovò senza cuore. Dinanzi a
tale prodigio parecchi avari e usurai si
convertirono e cercarono di riparare al male
compiuto.
- Non cercare le ricchezze che rendono l'uomo
schiavo e lo mettono in pericolo di dannarsi, ma
la virtù, la sola accetta a Dio.
1 Giugno 2° - Giorno
La preghiera
- leggere: Mt 7,7-11; 18,19-20.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "L'orazione
è un'effusione di affetto verso Dio, un devoto e
familiare colloquio con Lui, un riposo della
mente illuminata dall'alto che cerca di godere
di Lui quanto più è possibile.
La preghiera è anche il sollecitare i beni
temporali necessari alla vita presente, ma
quelli che ne fanno domanda al Signore con vero
spirito cristiano, subordinano sempre la propria
alla sua volontà, anche se a pregare li spinge
unicamente il bisogno: solo il Padre celeste sa
che cosa veramente ci è necessario nell'ordine
temporale.
La preghiera è infine azione di grazie, cioè
riconoscere i benefici ricevuti e offrire in
cambio a Dio tutte le nostre opere, cosicché la
nostra preghiera sia continua".
- PREGHIAMO
O Signore Gesù che ci hai insegnato a
pregare e ci hai dato l'esempio della vera
preghiera, concedici la grazia di pregare senza
stancarci mai e di vivere nella perfetta
comunione con Te che vivi e regni nei secoli dei
secoli. Amen.
-
Padre nostro...
Le passere in prigione
Fernando (nome di Battesimo di S. Antonio) amava
tanto Dio e i genitori. L'amore per Dio lo
dimostrava con lunghe preghiere, e l'amore a
papà e mamma con l'obbedienza pronta e lieta.
Alla voce dei genitori che lo chiamavano, egli
era pronto a lasciare il gioco e anche la
preghiera.
Una volta il Signore premiò il suo ardente
desiderio di andare in chiesa in questo modo:
era la stagione in cui nei campi biondeggia il
frumento e le passere, a stormi, si calano sulle
spighe producendo danni. Il padre affidò a
Fernando il compito di sorvegliare il campo
allontanando le passere durante la sua assenza.
Il fanciullo ubbidì, ma dopo un'ora senti un
grande desiderio di andare in chiesa a pregare.
Allora chiamò a raccolta tutte le passere e le
rinchiuse in una stanza della casa. Quando il
padre ritornò, si meravigliò di non trovare
Fernando nel campo e lo chiamò per sgridano. Ma
il figlio lo rassicurò che neppure un chicco di
grano era stato mangiato; lo condusse in casa e
gli mostrò le passere prigioniere poi apri le
finestre e le lasciò libere.
Il padre, sorpreso, strinse al cuore e baciò il
figlio straordinario.
- ll Signore chiede l'obbedienza verso coloro
che hanno autorità o la premia sempre, in questa
o nell'altra vita.
2 Giugno 3° - Giorno
La Conversione
- Leggere: Ez 36,25-28
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "Come
deve essere la contrizione per il peccato?
Ascolta il salmista: «Uno spinto contrito è
sacrificio a Dio, un cuore affrante e umiliate,
Dio, tu non disprezzi» (Sal 51,19).
In queste parole sono indicate la compunzione di
spirito per i peccati, la riconciliazione del
peccatore, la contrizione universale per tutti i
peccati e l'umiliazione continua del peccatore
pentito. Lo spirito del penitente, quand'è
lacerato e coperto di ferite, è un olocausto
gradito a Dio. Egli si riconcilia con il
peccatore e il peccatore con Lui".
- PREGHIAMO
O Signore, Tu non vuoi la morte dei peccatori,
ma la loro conversione e la loro salvezza: noi
Ti chiediamo perdono
dei nostri peccati e Ti preghiamo di aiutare il
nostro cammino verso di Te, nostro sommo e unico
Bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
- Padre nostro...
Il peccatore pentito
La predicazione di frate Antonio oltre alla
glorificazione di Dio e al trionfo della Chiesa
mirava alla conversione dei peccatori, perciò
dopo aver dimostrato la bruttura del peccato ed
il male che produce nell'anima, esortava gli
uditori a fare una sincera e buona confessione.
Un giorno andò da lui un grande peccatore,
deciso di cambiar vita e di riparare a tutti i
mali commessi. S'inginocchiò ai suoi piedi ed
era tale la sua commozione da non riuscir ad
aprire bocca, mentre lacrime di pentimento gli
bagnavano il volto.
Allora il santo frate Io consigliò di ritirarsi
e di scrivere su di un foglio i suoi peccati.
L'uomo ubbidì e ritornò con una lunga lista.
Frate Antonio li lesse a voce alta, poi
riconsegnò il foglio al penitente che se ne
stava in ginocchio. Quale fu la meraviglia del
peccatore pentito, quando vide il foglio
perfettamente pulito! I peccati erano spariti
dall'anima del peccatore e così pure dalla
carta.
- Mediante la grazia sacramentale la
confessione libera l'anima dal peccato. Porta
sempre un sincero dolore dei peccati quando vai
a confessarti e il Signore ti perdonerà.
3 Giugno 4°- Giorno
La grazia
- Leggere: Gv 14,2315,4-S.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: Con la
grazia è lo stesso Spirito Santo che come uno
sposo si unisce all'anima che l'amore penitente
ha purificato. Nozze divine da cui nasce il
cristiano, erede della vita eterna... Perciò
possiamo dire al Figlio di Dio: "Ecco noi siamo
tue ossa e tua carne".
Signore Gesù, pietà della nostra debolezza,
perdono per i nostri peccati! Pietà di noi,
membra tue, o Signore; tendici la mano fraterna,
affinché ogni giorno della vita terrena sia un
passo avanti nel nostro pellegrinare verso la
Casa celeste. Fa' che noi peccatori ci
avviciniamo a Te, che Ti ascoltiamo. Degnati di
accoglierci con Te e ristorarci alla Mensa della
vita eterna!".
- PREGHIAMO
Fa' che torniamo, Dio della salvezza,
all'unione d'amore con Te, perché senza di Te
non possiamo fare niente e il nostro cuore non
trova pace finché non riposa in Te. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
-
Padre nostro...
L'umile esaltate
Il Santo Vangelo insegna: «Chi si umilia sarà
esaltate». Questa verità vale particolarmente
per frate Antonio rimasto fino allora, nel più
grande nascondimento e la cui scienza venne
conosciuta per caso.
Nel settembre del 1222, nella cattedrale di
Forlì, si teneva la consacrazione sacerdotale di
alcuni chierici francescani e domenicani. Fra
quelli che assistevano al sacro rito c'era anche
frate Antonio. Al termine della cerimonia il
predicatore che doveva tenere l'importante
discorso sulla grandezza del Sacerdozio venne a
mancare. lì Padre Provinciale rivolse l'invito a
parecchi, ritenuti bravi oratori, ma tutti si
rifiutarono perché impreparati. Si rivolse
allora al nostro fraticello che per obbedienza
accettò e salì sul pulpito.
Tutti si aspettavano di sentire poche parole
incerte e disadorne, invece dopo un'introduzione
calma frate Antonio incominciò ad infervorarsi e
pronunciò un discorso chiaro, vibrante e pieno
di sapienza. Fu per tutti una rivelazione e il
Padre Provinciale lo nominò predicatore della
Romagna contro l'eresia degli Albigesi.
Da quel giorno frate Antonio cominciò a
percorrere le città d’Italia attirando tanta
gente ad ascoltare la sua infiammata parola.
- Conservati umile se vuoi avere la
predilezione del Signore.
4 Giugno - 5° Giorno
La Fede
- Leggere: Rm 4,18-2S.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "La fede
è la virtù principale e chi non crede è simile a
quegli Ebrei che nel deserto si ribellarono a
Mosè. Senza la fede non si entra nel regno di
Dio, essa è la vita dell'anima.
li cristiano è colui che, con l'occhio del cuore
illuminato dalla fede, intuisce i misteri di Dio
e ne fa pubblica professione.
La fede vera è accompagnata dalla carità.
Credere in Dio, per il cristiano, non significa
tanto credere che Dio esiste e neppure credere
che Egli è verace, significa credere amando,
credere abbandonandosi in Dio, unendosi e
uniformandosi a Lui".
-PREGHIAMO
O Signore, noi Ti ringraziamo per il dono
della fede: Ti chiediamo che essa aumenti in noi
e sia fondata sempre più sulla tua Parola,
affinché la nostra vita sia orientata verso di
Te e possiamo portare frutti di buone opere. Per
Cristo nostro Signore. Amen.
-
Padre nostro...
Il cibo avvelenato
Il grande numero di ascoltatori che accorrevano
alle prediche di frate Antonio e le conversioni
ch'egli otteneva, riempivano sempre più con odio
gli eretici di Rimini, che pensarono di farlo
morire avvelenato Un giorno finsero di voler
discutere con lui su alcuni punti del catechismo
e lo invitarono ad un pranzo. Il nostro
fraticello, che no voleva perdere l'occasione
per fare del bene, accettò l'invito.
Ad un certo momento gli fecero mettere dinanzi
una pietanza avvelenata. Frate Antonio, ispirato
da Dio, se ne accorse e li rimproverò dicendo:
"Perché avete fatto questo?". "Per vedere -
risposero - se sono vere le parole che Gesù
disse agli Apostoli: “Berrete il veleno e non vi
farà male»". Frate Antonio si raccolse in
preghiera, tracciò un segno di croce sul cibo e
poi mangiò serenamente, senza riportarne danno
alcuno.
Confusi e pentiti della loro cattiva azione, gli
eretici domandarono perdono, promettendo di
convertirsi.
- Fai sempre il segno di croce chiedendo la
benedizione del Signore prima di sederti a
tavola? Prendi fin d'ora questa santa abitudine.
5 Giugno - 6° Giorno
La Speranza
Leggere: Rm 5,1-5:15,13.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "La
speranza è l'attesa dei beni futuri... Alla
disperazione manca la forza per progredire
perché chi ama il peccato non può tendere alla
gloria futura. Tuttavia bisogna che la speranza
non diventi presunzione, ma sia accompagnata dal
timore, che è principio di sapienza. Nessuno
infatti può giungere a gustare la dolcezza della
sapienza se prima non assaggia l'amarezza del
timore... Finché l'uomo spera Dio gli concede il
perdono, la grazia; se l'uomo si pente dei sui
peccati, può sperare la dolcezza del perdono".
- PREGHIAMO
O Signore, noi Ti chiediamo che il nostro
cuore sia fortificato dalla virtù della speranza
e che i nostri occhi si fissino là dove sono le
nostre vere ed eterne gioie. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
-
Padre nostro...
Di fronte ad Ezzelino
Il S. Vangelo insegna a proteggere i poveri e i
deboli.
Frate Antonio non si accontentava di predicare
questa verità, la metteva in pratica.
In quel tempo un crudele tiranno, Ezzelino da
Romano, ai piedi del Grappa, faceva tanto
soffrire le popolazioni del Veneto, commettendo
violenze d'ogni genere contro tutti. Con i suoi
soldati terrorizzava i contadini, opprimeva i
poveri e combatteva i signori meno potenti di
lui. Aveva rinchiuso nelle prigioni del suo
castello anche i San Bonifacio, signori di
Verona.
Nessuno osava presentarsi a quel despota per
domandare clemenza, temendo la sua ferocia.
Frate Antonio, al quale stavano a cuore la
giustizia e la carità, si recò nel palazzo di
Ezzolino e tentò l'incredibile, rimproverando ad
Ezzelino in persona i suoi misfatti ed
avvertendolo che avrebbe subito i tremendi
castighi di Dio.
Ezzelino non volle piegarsi davanti al frate, ma
neppure osò fargli del male; comprese le gravi
parole, i giusti richiami e più tardi diede la
libertà ai San Bonifacio. Qualche tempo dopo,
durante un combattimento, il tiranno morì
sconfitto ed umiliato.
6 Giugno - 7° Giorno
L'Amore
- Leggere: Gv 15,9-13.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "C'è un
solo amore verso Dio e il prossimo: è lo Spirito
Santo, perché Dio è amore.
L'amore, dice Sant'Agostino, ha avuto da Dio
questa norma: che noi amiamo Dio per Se stesso
con tutto il cuore e il prossimo come noi
stessi; cioè per lo stesso fine e per lo stesso
motivo per cui amiamo noi stessi, quindi nel
bene.
Com'è grande l'amore di Dio per noi Egli ci
manda il suo Figlio unigenito affinché noi
amiamo Lui, senza il quale vivere è morire
poiché chi non ama rimane nella morte.
Se Dio ci ha amato a tal punto da darci il suo
Figlio diletto, per cui tutto è stato fatto,
anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri".
- PREGHIAMO
Riempi, o Signore, i nostri cuori con il
fuoco del tuo amore; concedici di consumare la
nostra vita nell'amore verso di Te, sommo Bene,
e nell'amore verso tutti i nostri fratelli. Per
Cristo nostro Signore. Amen.
-
Padre nostro...
Un morto in tribunale
Molti credono che il sacerdote e il religioso
lasciando la famiglia manchi di pietà e calpesti
i santi affetti e i doveri verso i genitori.
Costoro cadono in un madornale errore; chi si
consacra a Dio continua ad amare teneramente,
anzi nel modo migliore, tutti i suoi cari. Ecco
una prova: frate Antonio riuscì a salvare il
padre, falsamente accusato.
Mentre Antonio si trovava a Padova, nella città
di Lisbona un giovane uccise di notte un suo
nemico e lo seppellì nel giardino del padre di
Antonio. Trovato il cadavere, venne accusato il
padrone del giardino. Costui cercò di dimostrare
la sua innocenza, ma non riuscì. lì figlio,
saputo ciò, andò a Lisbona e si presentò al
giudice dichiarando l'innocenza del genitore ma
questi non volle credergli.
Il Santo allora fece portare in tribunale il
cadavere dell'ucciso e, tra lo spavento del
presenti, lo richiamò in vita e gli domandò: "È
stato mio padre ad ucciderti?". Il risuscitato,
mettendosi a sedere sul lettino, rispose: "No,
non è stato tuo padre" e ricadde supino,
ritornando cadavere.
Allora il giudice, convinto dell'innocenza di
quell'uomo, lo lasciò andare.
- Ricorda: il Signore protegge sempre gli
innocenti.
7 Giugno - 8° Giorno
L'Eucaristia
- Leggere: Gv 6,48-57.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "Dobbiamo fermamente credere e apertamente
confessare che quel lo stesso corpo che nacque
dalla Vergine, tu appeso alla croce, giacque nel
sepolcro, risuscitò il terzo giorno, salì alla
destra del Padre, è lo stesso corpo dato da Gesù
come cibo agli Apostoli e Io stesso che la
Chiesa consacra ogni giorno e distribuisce ai
fedeli.
Sull'altare, sotto i segni del pane e del vino,
è presente Gesù stesso, rivestito dell'umana
carne con la quale si offrì al Padre divino e
anche ora quotidianamente si offre. Chi lo
riceve è ricolmato di ogni bene: le tentazioni
sono smorzate, le amarezze si cambiano in gioie
e la pietà trova il suo alimento".
PREGHIAMO
Signore Gesù Cristo che nell'Eucaristia ci
hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
concedici che il mistero del tuo Corpo e del tuo
Sangue operi la nostra redenzione e trasformi la
nostra vita in una comunione più piena con Te e
con i fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli
dei secoli. Amen.
-
Padre nostro...
La mula in ginocchio
Gli eretici insegnavano che nella SS. Eucaristia
non è presente Gesù vivo e vero.
Uno di questi di nome Bonillo, fece a frate
Antonio questa proposta: Io terrò digiuna la mia
mula per tre giorni, poi la condurrò sulla
piazza di Rimini e tu le presenterai dinanzi la
SS. Eucaristia. Nello stesso tempo, io le
metterò vicino del fieno. Se la mula rifiuterà
di mangiare per adorare quel pane che tu dici
essere il Corpo di Cristo, io crederò
nell'Eucaristia".
ll santo frate accettò la proposta.
Arrivato il giorno stabilito, una grande
moltitudine di gente si era radunata nella
piazza.
Giunto Bonillo con la mula affamata, frate
Antonio andò a prendere, in una vicina chiesa,
la SS. Eucaristia e si portò dinanzi alla mula.
Nello stesso istante Bonillo mise davanti alla
bestia del fieno. La mula non badò al fieno,
piegò le ginocchia anteriori e chinò il muso
fino a terra, in atto di adorazione. Dalla folla
si alzò un grido trionfale alla Santissima
Eucaristia, mentre l'eretico Bonillo cadeva in
ginocchio convertito.
- Ravviva la tua fede nella presenza reale di
Gesù nella SS. Eucaristia: inginocchiati davanti
al tabernacolo e ricevi Cristo come si conviene.
8 Giugno - 9° Giorno
La Croce dl Cristo
- Leggere: Gai 1,3-5; 6,14-17.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "Il
cristiano deve appoggiarsi alla Croce di Cristo
come il viandante si appoggia al bastone quando
intraprende un lungo viaggio. Deve aver ben
impressa nella mente e nel cuore la Passione di
Cristo perché soltanto da tale sorgente deriva
la parola della vita e della pace, della grazia
e della verità.
Volgiamo i nostri occhi a Gesù, al Signore
nostro inchiodato alla Croce di salvezza!
Crocifiggiamo la nostra carne alla sua Croce
mortificando i sensi; piangiamo per le iniquità
che abbiamo commesso noi e per quelle del nostro
prossimo"
PREGHIAMO
Gesù, imprimi in noi il ricordo della tua
Passione; Signore
aiutaci a seguirti, portando ogni giorno insieme
con Te la nostra croce per poter partecipare
alla gioia della tua risurrezione. Tu che vivi e
regni nei secoli dei secoli. Amen.
-
Padre nostro...
La predica al pesci
Frate Antonio, con la parola eloquente e chiara,
smascherava la cattiveria degli eretici e la
falsità degli errori che essi divulgavano;
perciò costoro lo odiavano e con tutti i mozzi
cercavano d'impedire che i fedeli andassero ad
ascoltarlo.
Una volta, nella città di Rimini, riuscirono nel
loro intento: nessuno si presentò alla predica
di frate Antonio.
il santo predicatore allora, ispirato da Dio,
andò sulla vicina spiaggia del mare Adriatico e
incominciò a dire: "Udite la parola di Dio, o
pesci, perché gli uomini non vogliono udirla".
Subito si avvicinò alla riva una grande
moltitudine di pesci, e tutti stavano col capo
fuori dell'acqua, attenti alle parole del santo
frate, che esortava a lodare il Signore,
creatore dell'acqua, nella quale trovavano il
loro alimento e vivevano in tanta serenità.
Meravigliati, i pescatori che stavano sulla
spiaggia corsero in città a raccontare il
miracolo e, in breve, la spiaggia si riempì di
gente, cosicché frate Antonio, con grande
dispetto degli eretici, poté tenere, anche
quella volta, la predica.
9 Giugno - 10° Giorno
Lo Spirito Santo
- Leggere Gv 14,16-26.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "A
contatto con lo Spirito Santo l'anima perde via
via le sue macchie, la freddezza, la durezza e
si trasforma tutta nel fuoco che la brucia; lo
Spirito Santo, infatti, è ispirato all'uomo per
infondergli una sua somiglianza, per quanto è
possibile. Sotto la sua azione l'uomo si
purifica, si riscalda, arriva all'amore di Dio,
come dice l'Apostolo: «L'Amore divine s'è
versate nei nostri cuori, per le Spirito Sante
che ci fu date».
Si, l'anima del giusto, nella quale lo Spirito
Santo abita con i suoi doni ineffabili, diviene
fragrante di divinità come una stanza in cui si
conserva un balsamo prezioso".
- PREGHIAMO
Vieni, o Spirito Santo, riempi i cuori dei
tuoi fedeli e accendi in noi il fuoco del tuo
amore. Tu che con il Padre e il Figlio vivi e
regni nei secoli dei secoli. Amen.
-
Padre nostro...
Il dono della bilocazione
S. Antonio è conosciuto in tutto il mondo con il
nome di Taumaturgo, cioè operatore di miracoli,
perché durante la sua vita il Signore per mezzo
suo compì molte meraviglie.
Una volta ebbe anche il dono della bilocazione
per cui poté trovarsi nello stesso tempo in due
luoghi distinti.
Teneva a Montpellier, in Francia, un corso di
predicazione. Durante il discorso nella chiesa
cattedrale si ricordò che quel giorno toccava a
lui cantare l'Alleluia durante la Messa
conventuale che si celebrava nel suo convento,
ed egli non aveva incaricato nessuno di
sostituirlo. Allora sospeso il discorso, si tirò
il cappuccio sul capo e rimase immobile per
alcuni minuti.
Meraviglia! Nel medesimo tempo i frati Io videro
nel coro della loro chiesa e Io udirono cantare
I'Alleluia.
AI termine del canto i fedeli della cattedrale
di Montpellier Io videro scuotersi come dal
sonno e riprendere la predica.
In questo modo Dio dimostrò quanto fossero a Lui
gradite le fatiche del servo fedele.
- Nel servire fedelmente il Signore ci sarà
sicura ricompensa, Dio non smentisce quello che
ha promesso.
10 Giugno - 11° Giorno
La Madonna
Leggere Lc 1,26-38.
Dagli scritti di Sant'Antonio: "Il
Signore aveva creato il paradiso terrestre O vi
pose l'uomo perché vi lavorasse e Io custodisse.
Purtroppo, Adamo malamente Io lavorò e malamente
lo custodi. Fu quindi necessario che Dio creasse
un altro Paradiso, di gran lunga più bello: la
Madonna. In questo secondo Paradiso fu posto il
nuovo Adamo, Gesù, che vi compì opere grandi e
Io custodì conservandolo incontaminato.
O Madre mia, come sei bella nell'anima e
splendente nel corpo, nelle delizie della vita
eterna!
In questo mondo la beata Vergine fu poverella e
sconosciuta, ma in Cielo è gloriosa e bella,
Regina degli Angeli. Che Ella ti inebri in ogni
tempo! Che tu sia sempre rapito nel suo amore
così che, assorto in Lei, tu sappia disprezzare
i piaceri ingannevoli del mondo e calpestare la
concupiscenza della carne".
- PREGHIAMO
Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi,
soccorrici nelle nostre difficoltà, assistici
durante la vita e nell'ora della nostra morte. Amen.
-
Padre nostro...
Il demonio burlato
Frate Antonio non era solo perseguitato dagli
eretici, ma anche dal demonio al quale strappava
molte anime.
Il diavolo perciò cercava di disturbano mentre
predicava e di allontanare chi andava da lui.
Un giorno nella città di Limoges, in Francia, il
Santo teneva un discorso all'aperto perché
nessuna chiesa poteva contenere il grande numero
di ascoltatori accorsi.
All'improvviso il cielo si copri di dense nubi
che minacciavano di precipitare in un grande
acquazzone. Alcuni ascoltatori impauriti,
cominciarono ad andarsene, ma frate Antonio li
richiamò assicurando loro che non sarebbero
stati toccati dalla pioggia.
Infatti la pioggia cominciò a cadere a dirotto
tutt'intorno, lasciando perfettamente asciutto
il terreno occupato dalla folla. Terminata la
predica, tutti lodarono il Signore per il
prodigio che aveva compiuto e si raccomandarono
alle preghiere del santo frate così potente
contro le insidie del demonio.
- Quando ti senti tentato dal diavolo,
ricorri anche tu all'intercessione di S.
Antonio da Padova.
11 Giugno - 12° Giorno
La Testimonianza cristiana
- Leggere: Mt 5,13-16.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "Voi
siete la luce del mondo!... Ecco, il sole è
fonte di calore e di luce. Ebbene, come la loro
sorgente, così dai testimoni di Cristo devono
sgorgare vita e dottrina a beneficio degli
altri. Sia ardente di carità la tua vita, sia
chiara la tua dottrina.
Il cristallo, percosso dai raggi del sole, li
riverbera. Così il credente, illuminato dal
fulgore di Cristo deve emettere scintille di
parole e di esempi e accendere il prossimo".
- PREGHIAMO
Signore Gesù che hai comandato ai tuoi
Apostoli di essere tuoi testimoni fino ai
confini della terra, concedici di
credere in Te, di amarti e di seguirti in modo
che la nostra vita sia una vera testimonianza di
Te davanti agli uomini. Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli. Amen.
-
Padre nostro...
La celeste visione
Frate Antonio era ancor giovane, ma per le
troppe fatiche sostenute si sentiva sfinito ed
ottenne dai Superiori un periodo di riposo.
Un benefattore dell'Ordine, il Conte Tiso di
Camposampiero, lo volle presso di sé perché con
il riposo gli potessero presto ritornare le
forze. Qui avvenne la celestiale visione!
Una notte il Conte Tiso vide la stanzetta
abitata dal santo, tutta illuminata. Si avvicinò
pian piano e spiò dall'apertura. Vide frate
Antonio che teneva in braccio Gesù Bambino. La
soave visione di paradiso durò parecchio tempo;
poi Gesù disparve e la stanzetta ritornò nel
buio.
Solo più tardi, il Conte Tiso divulgherà
l'accaduto del quale volle che, in obbedienza ai
desideri del Santo, nessuno fosse informato
prima della sua morte.
Con questo atto di tenerezza Gesù volle premiare
anche su questa terra l'amore che gli aveva
dimostrato il suo servo buono e fedele.
- Ricorda che nessuna opera compiuta per la
gloria di Dio e per il bene dei nostri fratelli
resterà senza premio in questa e nell'altra
vita.
12 Giugno - 13°Giorno
Il nostro destino eterno
Leggere: Gv 14,1-3; 16,33.
- Dagli scritti di Sant'Antonio: "O anima
cristiana, se sarai fedele nella prova terrena,
un giorno vedrai quel che mai occhio umano
contemplò. Per te, infatti, è detto nella
Scrittura: «Quelle cose che occhio non vide, né
orecchie udì, né mal entrarono in cuore dl uomo,
queste ha preparate Dio per celere che Io amano»
(1 Cor 2,9)... Allora sarà veramente sazio il
tuo occhio, perché vedrai Colui che tutto
vede... Allora sarai veramente regina tu, che
ora sei schiava in esilio; sarai piena di
delizia nel corpo e nell'anima glorificati. Il
tuo cuore si dilaterà in una gioia indicibile.
Ora, come pellegrini del Cielo, posiamo stanchi
la testa sulla pietra che è la costanza nella
fede... ma un giorno reclineremo il capo sul
petto di Gesù, come Giovanni apostolo
nell'ultima Cena. Quanto grande è la tua
dolcezza, o Signore! Tu la tieni nascosta per
coloro che Ti onorano. Si, la tieni nascosta
perché più ferventemente la cerchiamo, perché
cercandola la troviamo, perché amandola la
gustiamo in eterno!".
- PREGHIAMO
O Signore Dio onnipotente, Tu ci hai fatti
per Te e il nostro cuore è inquieto finché non
riposa in Te: concedi a noi, tuoi figli, di
camminare spediti verso la Patria celeste alla
quale tendiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
-
Padre nostro...
Come muore un santo
A
Camposampiero Frate Antonio si ammalò gravemente
ed espresse il desiderio di essere portato a
Padova per morire nel suo convento di S. Maria.
Venne tosto disteso su di un carro, tirato da
due buoi. Ma quando il carro giunse alle porte
di Padova, si fece una breve sosta nel convento
dell'Arcella.
Qui l'ammalato peggiorò e domandò il S. Viatico
e l'Estrema Unzione. Poi cominciò a cantare
l'inno alla Madonna: "O gloriosa Signora,
innalzata sopra le stelle...". Intorno a lui i
frati pregavano e piangevano. Ad un certo
momento i suoi occhi velati, si aprirono, e si
fissarono estatici e lucenti in alto come se
vedessero qualche cosa di divino. Il frate che
lo sorreggeva gli chiese: "Che cosa guardi?".
Con voce che manifestava tutta la sua gioia,
rispose: "Vedo il mio Signore!". Poco dopo Frate
Antonio era in cielo: 13giugno 1231. La notizia
della sua morte venne diffusa nella città dai
fanciulli che andavano gridando: "È morto il
Santo, è morto il Santo!". Mentre le campane
suonavano a distesa.
- Sii molto devoto a questo Santo e sforzati
di imitarne le virtù.